Delle 88 vittime, 84 persero la vita in questo triste evento verificatosi a Frassinelle, chiamato “il camion della morte”. 84 persone, tutti nuclei familiari, erano stipati in un camion Alfa Romeo, fiduciosi di essere diretti verso la salvezza; fiducia non ripagata, in quanto Attilio Baccaglini, l’autista, (secondo diversi testimoni) sottovalutò i ritmi della piena, finendo per consegnare il camion che guidava alle acque del Po, causando una strage che pose Granzette al centro dell’attenzione internazionale.
Testimonianza di Mario Ruggin, 24 anni all’epoca: «Ero all’incrocio dove passò quel camion, con il lumino a petrolio. Nel buio mi feci vedere dall’autista, gli gridai di prendere la strada a sinistra. I fossi stanno crescendo in modo rapidissimo, gli spiegai, non devi proseguire dritto perché lì e già arrivata l’acqua. Ma quel vecchio Alfa Romeo dal muso sporgente, guidato dal signor Attilio Baccaglini, che si salvò, finì direttamente nelle acque del Po».
Nel Novembre del 1951 si combinarono fatalmente diversi fattori atmosferici, che portarono all’esondazione del Po. Alle 5.30 del mattino del 14 Novembre 1951 si verifica la prima rottura, del torrente Crostolo, in concomitanza alla sua affluenza nel Po. Questa rottura scatenò una serie di eventi a catena che portarono, tra le 19.30 e le 20.30, a tre rotture nell’argine maestro del Po, tutte e tre a Occhiobello, che permisero all’acqua del fiume di esondare ad un ritmo di 6.000 mc/sec.
Si stima che per 2/3 il Po “scorreva” sul Polesine, mentre solo 1/3 proseguiva il suo corso fino al mar Adriatico.
L’evento sommerse il 52% del Polesine, colpì principalmente la provincia di Rovigo, causò 88 vittime umane e più di 180.000 senzatetto; causò danni per 8.200.000.000 lire italiane (circa 4.200.000 Euro).
Of the 88 victims, 84 lost their lives in this sad event that occurred in Frassinelle, called “the truck of death”. 84 people, all families, were crammed into an Alfa Romeo truck, confident that they were headed for safety; trust not repaid, as Attilio Baccaglini, the driver, (according to various witnesses) underestimated the rhythms of the flood, ending up delivering the truck he drove to the waters of the Po, causing a massacre that placed Granzette at the center of international attention. Testimony of Mario Ruggin, 24 years old at the time: “I was at the intersection where that truck passed, with the oil lamp. In the dark I let the driver see me, I shouted at him to take the road on the left. The ditches are growing very rapidly, I explained to him, you don’t have to go straight on because the water has already arrived there. But that old Alfa Romeo with the protruding nose, driven by Mr. Attilio Baccaglini, who survived, ended up directly in the waters of the Po “
In November 1951 various atmospheric factors fatally combined, which led to the flooding of the Po. At 5.30 am on November 14, 1951, the first rupture of the Crostolo stream occurs, concomitantly with its affluence in the Po. This rupture triggered a series of chain events that led, between 19.30 and 20.30, to three breakages in the main bank of the Po, all three in Occhiobello, which allowed the river water to overflow at a rate of 6,000 cubic meters / sec. It is estimated that 2/3 of the Po “flowed” on the Polesine, while only 1/3 continued its course as far as the Adriatic Sea.
The event submerged 52% of the Polesine, mainly affected the province of Rovigo, caused 88 human victims and more than 180,000 homeless; caused damage for 8,200,000,000 Italian lire (approximately 4,200,000 euros)
In seguito al tragico incidente, Alcide de Gasperi, allora presidente del consiglio, fece visita a Frassinelle.
Following the tragic accident, Alcide de Gasperi, then Prime Minister, paid a visit to Frassinelle.
Le salme recuperate riposano tutt’ora nel sacrario di San Lorenzo, a Frassinelle.
Fonte: “Alluvione 1951 La grande paura”, Aldo Rondina – Gianni Bergamini, Edizioni arti grafiche Diemme, 1991; wikipedia