Nel 1914 terminò prematuramente la coniazione delle monete da 20 centesimi del tipo “Libertà librata”, in quanto il nichelio fu destinato all’industria bellica. Per sopperire in qualche modo alla rarefazione delle monete di bronzo causata dal fatto che, in seguito all’aumentato prezzo dei metalli, ne venivano fuse od esportate in quantità, si intrapresero esperimenti all’inizio del 1918 per la coniazione di una moneta di ferro-nichel. Tuttavia, dalle numerose prove eseguite, tali leghe si presentarono inadatte alla monetazione. Infatti, si decise sul finire del 1917, di riutilizzare le monete da 20 centesimi di nichelio misto (cupronichel), una lega composta da 250 parti di nichelio e 750 parti di rame, che, coniate nel 1894 e 1895, erano poi state ritirate, per essere sostituite con nuove monete di nichelio puro, ed accantonate nella zecca. In sostanza si sostituirono le vecchie impronte, con le nuove, direttamente sulle monete stesse con un colpo della pressa.
In 1914 the minting of the 20 cent coins of the “Libertà librata” type prematurely ended, as the nickel was destined for the war industry. To somehow compensate for the rarefaction of bronze coins caused by the fact that, following the increased price of metals, they were smelted or exported in quantities, experiments were undertaken at the beginning of 1918 for the minting of an iron coin. nickel. However, from the numerous tests carried out, these alloys proved unsuitable for coinage. In fact, at the end of 1917, it was decided to reuse the 20-cent coins of mixed nickel (cupronickel), an alloy composed of 250 parts of nickel and 750 parts of copper, which, minted in 1894 and 1895, had then been withdrawn, to be replaced with new pure nickel coins, and set aside in the mint. In essence, the old prints were replaced with the new ones, directly on the coins themselves with a blow from the press.
Tali sostituzioni di impronte presentano sempre, nella pratica attuazione, notevoli difficoltà e questo caso non ne fu esente. Pertanto, sulle monete così ottenute, si possono riscontrare tracce più meno evidenti delle impronte precedenti, sia nelle facce della moneta sia nel contorno. Vennero catalogate, come varianti di conio, delle monete di questo tipo datate 1918 e 1919, che presentano nel contorno la godronatura, più o meno evidente, della moneta precedente. Le monete di questo tipo che presentano il contorno godronato in modo continuo ed evidente, che sono leggermente più rare di quelle con il contorno liscio, sono ritenute erroneamente delle varianti di conio; tuttavia, si tratta di monete che, presentando tracce del conio precedente, rappresentano delle curiosità ma non la parte migliore della produzione di questo tipo di moneta.
Such impressions replacements always present considerable difficulties in practice and this case was not exempt. Therefore, on the coins thus obtained, less evident traces of the previous imprints can be found, both in the faces of the coin and in the outline. Coins of this type dated 1918 and 1919 were cataloged as variants of minting, which have the more or less evident knurling of the previous coin in the outline. Coins of this type with a continuously and evident knurled edge, which are slightly rarer than those with a smooth edge, are mistakenly considered to be minting variants; however, these are coins which, having traces of the previous minting, represent curiosities but not the best part of the production of this type of coin.
Le monete di questo tipo datate 1920 non presentano le tracce delle vecchie monete da 20 centesimi in quanto furono coniate ricorrendo a dei nuovi tondelli. Poiché lo scopo di questa lavorazione speciale era di provvedere con urgenza ad attenuare la rarefazione delle monete di bronzo, le sole operazioni, alle quali le vecchie monete da 20 centesimi furono sottoposte prima della stampa, consistevano in una rinconiazione entro recipienti chiusi ed un successivo imbianchimento. Queste monete, quindi, furono coniate per motivi contingenti ed il loro corso doveva essere breve; pertanto, furono poi ritirate dalla circolazione e sostituite dalle monete da 20 centesimi in nichelio puro del tipo “Libertà librata”, che, nel 1920, si riprese a coniare.
Coins of this type dated 1920 do not show traces of the old 20 cent coins as they were minted using new rounds. Since the purpose of this special processing was to provide urgently to mitigate the rarefaction of the bronze coins, the only operations, to which the old 20 cent coins were subjected before printing, consisted of a reinconia in closed containers and a subsequent bleaching. . These coins, therefore, were minted for contingent reasons and their course had to be short; therefore, they were then withdrawn from circulation and replaced by 20 cents pure nickel coins of the “Libertà librata” type, which, in 1920, resumed minting.
Dal momento che la situazione richiedeva una certa urgenza, il ministero del Tesoro diede alla zecca l’incarico di allestire rapidamente, senza consultare preventivamente la Commissione tecnico-artistico monetaria, dei nuovi conî adatti a cancellare le impronte delle vecchie monete stampandone delle nuove. Così che le monete di nichelio misto da 20 centesimi ristampate, che devono considerarsi come monete di necessità, rappresentano innegabilmente, nell’evoluzione dell’arte della moneta, un punto di arresto, tanto da auspicarsi che il governo ne decretasse al più presto il ritiro, sostituendone l’ammontare con la bella moneta da 20 centesimi, del tipo “Libertà librata”, di nichelio puro. Tuttavia, pur non potendo competere, dal punto di vista estetico e comunicativo, con le altre emissioni a nome di Vittorio Emanuele III, queste monete costituiscono un tangibile documento sulla storia economica e monetaria italiana.
Since the situation required a certain urgency, the Ministry of the Treasury gave the mint the task of quickly setting up, without previously consulting the Technical-Artistic Monetary Commission, new cones suitable for erasing the imprints of the old coins by printing new ones. So that the reprinted 20 cents mixed nickel coins, which must be considered as coins of necessity, undeniably represent, in the evolution of the art of money, a stopping point, so much so that it is hoped that the government will decree their withdrawal as soon as possible , replacing the amount with the beautiful 20 cent coin, of the “Libertà librata” type, of pure nickel. However, although they cannot compete, from an aesthetic and communicative point of view, with the other issues in the name of Vittorio Emanuele III, these coins constitute a tangible document on Italian economic and monetary history.