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Monete coniate nel 1940

 Vittorio Emanuele III fece coniare tre diverse serie di monete sotto il suo regno.

La prima di questa venne denominata Libertà librata è fu coniata dal 1908 al 1935 a Roma; dal 1926 al 1935 fu però coniata esclusivamente per il collezionismo, in quanto il re era un grande appassionato di numismatica, con una tiratura che variava dai 500 ai 50 pezzi. La serie era in nichelio 975, con un diametro di 21,5 mm e un peso di 4 grammi, il bordo era rigato. Sul dritto vi era raffigurata la parte superiore di una donna tenente in mano una spiga di grano e la legenda Italia. Il verso riportava una donna, che tiene una fiaccola, fluttuante nell’aria, lo stemma dei Savoia oltre che il valore, l’anno e la lettera R per indicare la zecca romana.


The first of this was called Libertà librata and was coined from 1908 to 1935 in Rome; from 1926 to 1935, however, it was coined exclusively for collecting, as the king was a great fan of numismatics, with a circulation ranging from 500 to 50 pieces. The series was in 975 nickel, with a diameter of 21.5 mm and a weight of 4 grams, the edge was scored. On the obverse there was depicted the upper part of a woman holding an ear of corn in her hand and the legend Italy. The reverse showed a woman, holding a torch, floating in the air, the coat of arms of the Savoy as well as the value, the year and the letter R to indicate the Roman mint.

Dal 1918 al 1920 si coniò la seconda serie. Le monete di quest’a erano in nichelio e rame, avevano un diametro di 21,3 mm, 4 grammi di peso e sia liscio che rigato, a parte quelle del ’20 che ce lo avevano solo liscio. Sul dritto era raffigurato lo stemma dei Savoia sovrastato dalla legenda Regno d’Italia. Il rovescio riportava il valore, l’anno e i segni di zecca all’interno di un esagono, infatti vengono ricordate anche per questa forma. Poiché le monete riportanti il millesimo 1918 e 1919 furono coniate utilizzando i coni usati da Umberto I, nel 1894 e 1895, spesso è possibile vedere la doppia battitura.


From 1918 to 1920 the second series was coined. The coins of this year were made of nickel and copper, they had a diameter of 21.3 mm, 4 grams of weight and both smooth and lined, apart from those of the ’20 which only had it smooth. On the obverse was the Savoy coat of arms surmounted by the Kingdom of Italy legend. The reverse reported the value, the year and the mint marks inside a hexagon, in fact they are also remembered for this shape. Since the coins bearing the 1918 and 1919 thousandths were minted using the cones used by Umberto I, in 1894 and 1895, it is often possible to see the double typing.

L’ultima delle tre serie, denominata Impero, fu coniata a Roma tra il 1936 e i 1943. Queste monete erano in Nichelio 990 e potevano essere sia magnetiche sia antimagnetiche; avevano un diametro che variava dai 21,5 mm ai 21,7 mm, un peso di 4 grammi e il bordo rigato. Il dritto raffigurava il profilo del re rivolto verso sinistra. Sul rovescio oltre al profilo di una donna vi era un fascio littorio, la legenda Italia, il valore, il segno di zecca, e l’anno sia del calendario gregoriano che di quello introdotto da Benito Mussolini, questo in cifre romane. Le monete coniate nel ’37 e nel ’38 erano per numismatici mentre sempre nel 1938 fu coniata un solo esemplare di prova con un peso di 3,48 grammi. Dal 1943 in poi non furono più coniate monete di questo valore.


The last of the three series, called Impero, was minted in Rome between 1936 and 1943. These coins were in Nickel 990 and could be both magnetic and antimagnetic; they had a diameter ranging from 21.5 mm to 21.7 mm, a weight of 4 grams and a striped edge. The obverse depicted the king’s profile facing left. On the reverse, in addition to the profile of a woman, there was a fasces, the Italian legend, the value, the mint mark, and the year of both the Gregorian calendar and that introduced by Benito Mussolini, this in Roman numerals. The coins minted in ’37 and in ’38 were for numismatists while in 1938 only one test specimen was minted with a weight of 3.48 grams. From 1943 onwards, no more coins of this value were minted.