Vai al contenuto

Monete italiane coniate nel 1923

Vittorio Emanuele III di Savoia, di nome completo Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro, nacque a Napoli l’11 novembre 1869 e morí ad Alessandria d’Egitto il 28 dicembre 1947. Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, rimase Re d’Italia dal 1900 al 1946, Re d’Albania dal 1939 al 1943 e Imperatore d’Etiopia dal 1936 al 1943.

Esperto di paleografia e diplomatica e specialmente interessato alla storia fu appassionato a moltissime discipline. È ricordato con il soprannome di “Re Numismatico” e come collezionista di monete in quanto fu autore di una monumentale opera incompiuta in 20 volumi, il Corpus Nummorum Italicorum, dove sono classificate e descritte le monete e le zecche italiane.


Vittorio Emanuele III of Savoy, who has as full name Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro, was born in Neaples on 11th of november 1869 and died at Alexandria of Egypt on 28th of december 1947. Son of Umerto I of Savoy and Margherita of Savoy, he remained king of Italy from 1900 to 1946, king of Albania from 1939 to 1943 and king of Ethiopia from 1936 to 1943.

He had a passion for a lot of disciplines but most of all he was an expert in paleonthology and diplomacy and interested in history. He is remembered as “Re Numismatico” and as a collector of coins because of a book he wrote. This monumental work is made of 20 volumes and is named Corpus Nummorum Italicorum, here are classified and described the coins of italian mints.


Durante il suo regno l’Italia passò attraverso differenti fasi storiche (prima Guerra Mondiale e Fascismo) che hanno segnato profondamente la coniatura e la produzione di monete. Quelle precedenti alla Grande Guerra come modulo e peso richiamano quelle dei precedenti regnanti. Prevale l’argento e lo stile divenne molto elegante e risentì degli influssi dell’Art Nouveau. Una seconda fase monetaria si può individuare nell’immediato dopo-guerra in cui i moduli vennero ridotti e in pratica sparirono i metalli preziosi nelle monete di maggior uso quotidiano.


During his reign Italy was going through tough times (First World War and Fascism) that marked deeply coinage and the production of coins. The ones minted before the World War were similar to the previous ones concerning weight and module. They are often made of silver and their style became very elegant because of the influence of Art Nouveau. A second coinage fase is seen right after the war where del modules became smaller and the precious metals disappeared incommo coins.

Il Corpus Nummorum Italicorum, con le sue più che 100.000 monete, ha gettato le basi per lo studio della monetazione delle regioni italiche dalla fine dell’impero romano al XX secolo, riflettendo la volontà di Vittorio Emanuele III di dimostrare l’esistenza difatti di una unità italiana già prima della proclamazione del regno d’Italia . I tipi monetali adottati dal sovrano sulla propria monetazione ne attestano invece l’interesse, la conoscenza, quasi la “dimestichezza” che il sovrano ebbe con la monetazione di età classica. La scelta delle iconografie, in alcuni casi sapientemente espressa da abili incisori, riguarda spesso immagini semplici e di grande impatto visivo, o visioni più complesse arricchite da un gusto scenografico alimentato dalle contemporanee influenze dello stile liberty, reinterpretato nel famoso “floreale” italiano.


Corpus Nummorum Italicorum with its 100.000 or more coins, laid the ground to the study of money in italian regions from the Romans to XX century, considering Vittorio Emanuele III’s will to show the existence of a unity in Italy already before the proclamation of the reign of Italy. The monetary types used by the king, reflect his interest, knowledge and “familiarity” to classical coinage. The choice of iconografies, sometimes wisely expressed by skilled engravers, concerns often simple images with a big visive impact or more complex visions enriched by a scenografic taste, powered by the contemporary influences of liberty style, reinterpretated in the famous italian “floreale”.

E’ possibile distinguere la monetazione battuta a nome di Vittorio Emanuele III in tre periodi fortemente influenzati storicamente dal periodo di produzione e caratterizzati dalla diversità di iconografie che dimostrano l’esistenza di una forte ideologia. La periodica coniazione di nominali in oro, dal valore di 100 lire, consente di cogliere il filo rosso delle scelte operate dal sovrano, mettendo in luce l’esistenza di una gerarchia all’interno della quale si delineano i valori cui egli è appellato nel corso del suo lungo regno. Il primo periodo di coniazione – dominato dall’aquila savoiarda – guarda alla tradizione e al passato; del secondo periodo è protagonista la figura femminile dell’Italia, per la prima volta personificata e declinata in ruoli e atteggiamenti che riflettono le linee portanti della politica del sovrano; il terzo periodo, occupato soprattutto dalla propaganda fascista e dai suoi simboli, riflette l’impossibile “sogno” imperiale vagheggiato da Vittorio Emanuele III e dal suo Duce, conclusosi per la nazione italiana con un tragico epilogo.


It’s possible to see a difference between the coins of Vittorio Emanuele III. They can be divided into 3 periods very influenced historically by the time of production and characterized by the difference between the iconographies that show the existence of a powerful ideology. The periodical coinage of gold names, that had value of 100 lire, makes it possible to see the red wire of the choices that he made in the couse of his reign. The first coinage period, dominated by the savoyard eagle, looks to present and past; the protagonist of the second period is the female figure of Italy, that for the first time is personified and declined in roles and attitudes that reflect the most important political lines of the king; the third one, occupied by the fascist propaganda and its symbols, shows the impossible dream of the king and the Duce to create an empire, that was destroyed with a tragic epilogue.