Il Monumento ai caduti di Solesino è stato realizzato seguendo i canoni dello stile neoclassico e fu completato il 19 febbraio del 1928, mentre l’11 novembre dello stesso anno ci fu l’inaugurazione dell’opera. La recinzione è stata creata con delle bombarde disinnescate e per mezzo di pochi gradini si giunge nello spazio dove si eleva la struttura del tempietto stretto e lungo caratterizzato da due colonne. Appoggiati ai gradini vi sono massi di trachite che sorreggono le lapidi in pietra d’Istria su cui in nero ci sono incisi i nomi dei caduti. “Solesino ai suoi gloriosi caduti” è la significativa iscrizione commemorativa incisa nel lato anteriore dell’area che riassume tutto il cordoglio e al tempo stesso la riconoscenza verso chi, partito da Solesino, non è più tornato. I nomi dei caduti sulle lapidi sono suddivisi in categorie: caduti per ferite, per malattie e per combattimento; tra di essi vi sono anche i dispersi. Nell’elenco vi compaiono per lo più soldati semplici , ma non mancano caporalmaggiori, sergenti e anche un carabiniere. Alla base del tempietto è inciso un bassorilievo raffigurante un’iconografia tipicamente fascista: un fascio littorio sopravvissuto all’epoca postfascista che mirava a distruggere tutto ciò che riguardava Mussolini. Su tutto l’insieme spicca la figura del soldato che si mostra con l’elmo in testa e a torso nudo dai muscoli ben scolpiti, proteso in avanti mentre brandisce con la mano destra il gladio e sorregge con l’altra mano la Vittoria.
Fonte: Solesino, un secolo in fotografia
The Monument to the fallen of Solesino was built following the canons of the neoclassical style and dates back to February 19, 1928, while on November 11 of the same year there was the inauguration of the work. The fence was created with defused bombards and by means of a few steps you reach the space where the structure of the narrow and long temple characterized by two columns rises. Leaning against the steps there are boulders of trachyte that support the tombstones in Istrian stone on which in black there are engraved the names of the fallen. “Solesino to its glorious fallen” is the significant commemorative inscription engraved on the front side of the area that summarizes all the condolences and at the same time the gratitude to those who, having left Solesino, have never returned. The names of the fallen on the tombstones are divided into categories: fallen by wounds, by disease and by combat; among them there are also the missing. In the list there are mostly simple soldiers, but there is no shortage of major commanders, sergeants and even a carabiniere. At the base of the temple is engraved a bas-relief depicting a typically fascist iconography: a fascio littorio survived the post-fascist era that aimed to destroy everything related to Mussolini. On the whole ensemble stands out the figure of the soldier who shows himself with the helmet on his head and bare-chested with well-sculpted muscles, stretched forward while brandishing the gladius with his right hand and holding the Victory with his other hand.
Source: Solesino, un secolo in fotografia