Vai al contenuto

Varie immagini di mulini lungo il fiume Adige

Lungo tutto il fiume Adige, che passa anche nei pressi della città di Rovigo, vi erano numerosi mulini, che sfruttavano come fonte d’energia la corrente del fiume. I mulini sostanzialmente si presentavano come una struttura di legno che galleggiava sulla corrente presso la riva del fiume, alla quale era ancorata da resistenti funi o catene. Risultava formato da due/tre scafi che reggevano appunto la ruota a pale e la capanna di legno entro la quale trovavano posto le mole per macinare i cereali e gli utensili necessari alla loro manutenzione. Un ponticello mobile di legno, la cui lunghezza dipendeva dalla distanza del mulino dalla riva, univa il mulino alla terraferma e permetteva il passaggio al mugnaio e ai clienti.

La costruzione dei mulini era opera di falegnami che avevano acquisito specifica esperienza.

Il numero di mulini sull’Adige aumentò nel corso dei secoli, seguendo le necessità di una popolazione in crescita fino a superare ampiamente le 400 unità. La loro diminuzione iniziò negli ultimi decenni dell’Ottocento con la prima industrializzazione veronese, che comportò l’introduzione di macchine straniere con cilindri macinatori.


Along the entire Adige river, which also passes near the city of Rovigo, there were numerous mills, which used the current of the river as a source of energy. The mills basically appeared as a wooden structure that floated on the current near the river bank, to which it was anchored by resistant ropes or chains. It consisted of two / three hulls that supported the paddle wheel and the wooden hut where the grinding wheels for grinding cereals and the tools necessary for their maintenance were placed. A mobile wooden bridge, the length of which depended on the distance of the mill from the shore, connected the mill to the mainland and allowed the miller and customers to pass through.

The construction of the mills was the work of carpenters who had acquired specific experience.

The number of mills on the Adige increased over the centuries, following the needs of a growing population up to well over 400 units. Their decline began in the last decades of the nineteenth century with the first Veronese industrialization, which involved the introduction of foreign machines with grinding cylinders.

In queste altre due foto sono visibili altri mulini lungo il fiume Adige, i quali, come possiamo notare dalla prima immagine, erano anche spesso raggiunti da piccole imbarcazioni a remi.


In these other two photos you can see other mills along the Adige river, which, as we can see from the first image, were also often reached by small rowing boats.

Fonte: libro “le foto di un tempo: ROVIGO SCOMPARSA”