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Vecchi diari di un bambino sordomuto negli anni ’40 e ’50

Questa fotografia ritrae la copertina e la prima facciata di un quadernino risalente a un giorno di scuola di un bambino sordomuto che frequentava il collegio Gualandi, di sede a Bologna. È scritto con una buona calligrafia, perché in quegli istituti, controllati e capitanati da suore e sacerdoti, ma in generale in tutto quel periodo storico, l’educazione e l’apprendimento scolastico erano presi molto seriamente.

La data riportata è quella del 6 marzo 1947.

Fonte: effetti personali di famiglia.


This photograph shows the cover and the first side of a notebook dating back to a day of school of a deaf-mute child who attended the Gualandi college, in Bologna. It is written with good handwriting, because in those institutes controlled and headed by nuns and priests, but also in that historical period, school education and learning were taken very seriously.

The date reported is that of March 6, 1947.

Source: personal family items.

Questa fotografia è tratta sempre da una delle tantissime pagine contenenti il diario di questo ragazzino (nel ’53 aveva 13 anni). Da questo breve testo si possono capire molte cose sulla vita collegiale del tempo: i bambini erano obbligati a rimanere chiusi là dentro e potevano vedere i genitori solamente una manciata di volte l’anno. Da questo testo si può anche notare il profondo desiderio di tornare a casa dei ragazzi, per dire che la scuola va bene ai propri genitori, per sentirsi speciali.

Un bambino sordomuto inoltre all’epoca non aveva molte attività per distrarsi e svagarsi, al contrario che nei giorni nostri. Perciò si seguivano molto gli sport, come ad esempio il calcio, e attività come il Giro d’Italia.

Fonte: effetti personali di famiglia.


This photograph is always taken from one of the many pages containing the diary of this boy (in ’53 he was 13 years old). From this short text you can understand many things about the collegial life of the time: the children were forced to remain locked in there and they could see their parents only a handful of times a year, from this text you can also notice the deep desire to return at the children’s home, to say that school is good for their parents, to feel special.

Furthermore, a deaf-mute child at the time did not have many activities to be distracted and amused, as opposed to nowadays. Therefore sports, such as football, and activities such as the Giro d’Italia were followed a lot.

Source: personal family items.

In questa fotografia è rappresentata un’altra facciata del diario settimanale di un alunno. Parla principalmente di fatti di cronaca e di quello che accade vicino a lui, come ad esempio la visione di vari filmati in muto, lo studio della storia di Cristoforo Colombo e la rottura di una stufetta all’interno dell’istituto. Per quanto riguarda i fatti di cronaca troviamo scritta la notizia della morte di Elena di Savoia (https://it.wikipedia.org/wiki/Elena_del_Montenegro), moglie di Re Vittorio III, morta all’età di 79 anni.

Fonte: effetti personali di famiglia.


This photograph shows another side of a pupil’s weekly diary. He mainly talks about news stories and what happens near him, such as the vision of various silent films, the study of the history of Christopher Columbus and the breaking of a heater inside the institute. As for the news, we find written the news of the death of Elena of Savoy, wife of King Vittorio III, who died at the age of 79.

Source: personal family items.